Qual è la novità più importante?
Prima di tutto, rispetto alle precedenti, le nuove linee guida per la certificazione energetica introducono nuovi indicatori. Nel Nuovo APE Unico, infatti, sono indicate, oltre alla classe energetica basata sull’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile, anche la prestazione energetica invernale ed estiva dell’involucro, al netto del rendimento degli impianti presenti.
Nel Nuovo APE unico sono previsti indici di prestazione energetica rinnovabile e non rinnovabile dell’immobile. Sono indicate le fonti, rinnovabili e non rinnovabili, utilizzate per il soddisfacimento del fabbisogno energetico dell’immobile.
La classe energetica di un edificio è determinata sulla base di un indice di prestazione globale non rinnovabile dell’edificio, attraverso il confronto con una scala di classi prefissate, ognuna delle quali rappresenta un intervallo di prestazione energetica definito.
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Le classi energetiche salgono da 7 a 10: dalla meno efficiente (Classe G) alla migliore (Classe A4).
La scala delle classi è definita a partire dal valore dell’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile dell’edificio di riferimento, calcolato ipotizzando che in esso siano installati elementi edilizi e impianti standard dell’edificio di riferimento. Tale indice è posto come separazione tra Classe B e Classe A1.
Per la determinazione della classe energetica complessiva dell’edificio ai fini della redazione del Nuovo APE unico, si calcola il valore dell’indice di prestazione, per l’edificio di riferimento, in corrispondenza dei parametri vigenti per gli anni 2019-2021.
Si calcola il valore dell’indice per l’immobile oggetto dell’APE e si individua la classe energetica da attribuire in base a una apposita tabella riportata nel decreto (tabella 2, paragrafo 5 delle nuove linee guida).
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